Il 14 febbraio prossimo, Mercoledì delle Ceneri, inizia la Quaresima, il tempo di quaranta giorni in cui ogni anno siamo invitati a preparare il cuore alla celebrazione della passione, morte e resurrezione di Gesù, cioè la Pasqua.
“Faccia da Quaresima”, si diceva un tempo di una persona grigia, spenta, senza entusiasmo, e non era certo un complimento. Forse anche a noi la Quaresima suscita un senso di pesantezza e di fatica. Ma quest’anno la Quaresima inizia nel giorno di San Valentino, patrono degli innamorati: questa curiosa coincidenza mi ha provocato.
Cosa ha a che fare la Quaresima con l’amore?
Nulla! … se intendo l’amore come solo un’emozione, un sentimento centrato sulla soddisfazione dei miei bisogni, una gratificazione che mi rassicura e dura solo finché l’altra persona corrisponde alle mie esigenze e mi fa sentire “le farfalle nella pancia” …
Ma se l’amore è un dono quotidiano, faticoso e bellissimo, tenace e resiliente, fecondo e sempre nuovo, capace di creare uno spazio libero per l’altro senza possederlo, «non è invidioso, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta» (1Cor 13,4-7) … Allora sì!
La Quaresima è il tempo per tornare nel deserto, quando sperimentavo la debolezza e il limite, e proprio lì l’Amore mi ha sedotta. È il tempo per riascoltare Dio che parla al mio cuore, che trasforma la valle della desolazione in porta di speranza, che rinnova con me la Sua Alleanza nella fedeltà (cf Os 2,16 sgg).
Sì, la Quaresima è il tempo per ritrovare l’Amore.
Marialuisa Toller