Fraternità

La grande sfida di oggi è la fraternità come stile di vita, che diventa imparare ad ascoltare tutti, sopportare i nostri disaccordi, armonizzare le nostre differenze, camminare insieme, sentirsi parte di un unico grande popolo. Come scrive D. Collin, «non si vive il Vangelo secondo il metro di una morale di valori, comandamenti o divieti, ma a misura di una fraternità vera, concreta, e che può essere vissuta solo nelle categorie dell’incontro».

La vita fraterna è una grande lente di ingrandimento per la conoscenza di sé: fraternità intesa come incontrarsi e scontrarsi con gli altri, provare e vivere simpatie e antipatie, incomprensioni e fraintendimenti, immaturità e conflitti, difficoltà ad accettare le diversità degli altri. La comunità, la vita fraterna possono essere davvero “croce e delizia”, dono e palestra di vita nuova, incubatrice e ambiente facilitatore all’emergere dei doni, dei carismi, delle capacità e dei talenti.

È la vita fraterna, con le sue illusioni e delusioni, con le tante proiezioni di cui la carichiamo, che diventa il banco di prova delle motivazioni del nostro agire, per chi davvero viviamo.

È la vita fraterna che ha la capacità di smussare le punte del carattere e ci rende più morbidi ed amabili. È la vita fraterna che ci insegna ad amare concretamente le persone, amore che diventa accoglienza incondizionata di ogni persona, così com’è e non come vorrei che fosse, dei suoi atteggiamenti e comportamenti, dei modi di fare, delle manie e stranezze; accoglienza della diversità degli altri che presuppone l’accoglienza e l’accettazione delle stranezze e manie che ritrovo in me.

È una grande sfida; una sfida sulla quale si gioca il futuro del cristianesimo, ma anche il futuro di ogni nostra realtà, comunità, gruppo di preghiera, parrocchia, associazione.

Eliana Aloisi e Paolo Maino

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