VIA PACIS è un’Associazione della Chiesa Cattolica, riconosciuta dalla Santa Sede e operante in varie Diocesi nel mondo. Oltre alla sua vita interna, cura la missione nel mondo, per questo gode in Italia anche del riconoscimento della società civile. In questo modo possiamo ancora di più raggiungere tutti e condividere il bene della pace, della riconciliazione e della solidarietà fraterna.
Durante l’Assemblea ordinaria del 10 maggio, sono stati presentati gli ambiti di intervento e le iniziative portate avanti nel corso del 2023, che spaziano dagli incontri di preghiera e formazione in Italia e nel mondo, ad attività e missioni in collaborazione con le Parrocchie, ma anche attività e percorsi specifici pensati per i più giovani, percorsi di accompagnamento personale e la diffusione della cultura della pace attraverso il mondo della comunicazione digitale.
La Music Worship School ha permesso anche nell’anno passato di comunicare ai cuori il carisma della pace, attraverso serate Worship, incontri ecumenici, animazione di liturgie e incontri di preghiera per la pace, che hanno visto la partecipazione di persone di lingue e confessioni cristiane diverse, oltre che dei rappresentanti della società civile.
C’è poi la condivisione fraterna con i più poveri in paesi particolarmente toccati da guerre, calamità naturali, ingiustizie strutturali, che non permettono a tanti di accedere alle risorse economiche e culturali necessarie per una vita veramente umana. Molte sono le attività e i progetti di solidarietà gestiti da Via Pacis onlus, per la quale è stato rinnovato il consiglio direttivo.
Al termine dell’Assemblea, il presidente Ruggero Zanon ha sottolineato la ricchezza della diversità, che permette di operare in vari contesti con l’unico scopo di trasmettere il dono della pace:
«Per una realtà carismatica – e Via Pacis è una realtà carismatica, cioè, originata dallo Spirito e che cerca di seguire lo Spirito – la diversità non è un optional, qualcosa da tollerare, da farsi andar bene; la diversità è qualcosa di costitutivo: senza diversità non c’è Via Pacis. Via Pacis è diversità perché noi siamo tutti diversi. Vi sono diverse modalità per vivere il carisma, ma il carisma è uno solo. Vi sono diverse attività in Via Pacis, ma sono tutte Via Pacis, e Via Pacis è una sola.
La diversità porta con sé anche problematicità, complessità, fatica. Ed è normale che sia così, perché la diversità mi obbliga a vedere le cose da un punto di vista diverso dal mio, mi obbliga a uscire dai miei schemi, mi spinge a non rimanere ancorato alla mia posizione per andare incontro all’altro.
La diversità non è un valore in sé: non basta essere diversi perché le cose funzionino meglio. La diversità diventa un valore nell’unità. La diversità è il presupposto stesso dell’unità: senza diversità non c’è unità, c’è uniformità, c’è conformismo, c’è egualitarismo.
È nell’unità che la diversità trova la propria identità, il proprio senso:
“A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune” (1Cor 12,7)».