«Ho conosciuto Via Pacis partecipando a un percorso di pacificazione. Voglio testimoniare come ha lavorato nella mia vita una delle “frasi” che vengono proposte in questi percorsi: “perdonarsi per poter donarsi”. Ho fatto esperienza dell’amore gratuito di Dio, che mi amava come un “prodigio”, senza chiedere nulla in cambio. Mi teneva sul palmo della Sua mano, mi voleva libero perché potessi vivere la mia vita in pienezza. Dio ha trapassato e inondato la mia storia col suo balsamo rivitalizzante. Ha pacificato e rinnovato la mia vita. Un’esperienza fatta alla luce della Parola di Dio, dell’antropologia cristiana che ci fa conoscere un Gesù “che è lo stesso ieri, oggi e sempre” e si prende cura di ognuno di noi. Questo processo di pacificazione personale mi ha dato un nuovo sguardo su me stesso, sulle persone del mio ambiente, su Dio, sulla mia fede; mi ha aiutato a riprendere il viaggio della vita in modo molto più leggero, perché dalle mie spalle erano stati tolti tanti pesi».
Così scrive Julian Ramirez, colombiano, attualmente Responsabile dell’area America del Sud – Caraibi dell’Associazione Via Pacis. «Le esperienze vissute poi, negli anni, come conduttore di questi seminari, mi hanno fatto toccare con mano la grazia di Dio in azione nei fratelli. Le vite di molti di loro, con ferite molto profonde, in questa terra toccata da tanta violenza e conflitto, sono rinate. Fratelli che, prima, pur volendo seguire il Signore, a causa di queste ferite non riuscivano a vivere la fraternità nella pace e nella gioia».
Abbiamo chiesto a Eliana Aloisi, fondatrice di Via Pacis assieme al marito Paolo Maino e a don Domenico Pincelli: che cosa si intende per “pacificazione interiore”?
«È chiedere a Dio che faccia pace dentro di noi, nelle nostre zone d’ombra, nelle lotte che tutti abbiamo nel cuore. Se vogliamo essere persone che portano la pace, è indispensabile essere in pace dentro. E, per essere in pace, dobbiamo intraprendere delle strade di pacificazione con noi stessi, con i nostri limiti, difetti, errori e peccati. C’è un profondo intreccio tra il Carisma Via Pacis e la pacificazione interiore».
In che rapporto stanno l’azione di Dio e l’impegno della persona, la sua responsabilità e il suo desiderio di cambiare?
«Spesso, durante i percorsi che offriamo, Dio compie un’azione potente sulle nostre ferite interiori, che hanno condizionato le nostre scelte e impoverito la nostra libertà. Il nostro impegno sarà nel rieducare ciò che abbiamo costruito con quei condizionamenti. Si tratta di una fatica che durerà tutta la vita; qualcuno faticherà di più, altri meno: non partiamo tutti dallo stesso punto. Un ulteriore aspetto che vorrei sottolineare è che pacificazione e conversione devono sempre procedere insieme: non è possibile fare un percorso di pacificazione senza una conversione a Dio, cercando, cioè, di vivere secondo il Vangelo».
Coloro che hanno partecipato al seminario di pacificazione possono chiedere, se lo desiderano, un tempo di accompagnamento personalizzato, nel quale la persona viene aiutata ad approfondire alcuni elementi che sono emersi durante il percorso, attraverso il dialogo e l’ascolto rispettoso. Si attinge alla misericordia di Dio proponendo l’accostarsi ai Sacramenti, in particolare al sacramento della Riconciliazione, fonte di perdono e guarigione.
Il percorso di pacificazione interiore è un tempo privilegiato e necessario che diamo a noi stessi sotto lo sguardo di Dio, e che Papa Francesco definisce in Amoris laetitia «cammino di cura della propria storia».
Prossimo percorso di pacificazione:
IL SAPORE DELLA LIBERTÀ: 12 e 13 ottobre 2024 – le iscrizioni apriranno nel mese di settembre, maggiori info qui