Il cuore del Giubileo

Le radici del Giubileo affondano nel Libro del Levitico, nell’Antico Testamento. Dio dice al popolo ebreo giunto nella terra promessa: «Farai echeggiare il suono del corno, nel giorno dell’espiazione farete echeggiare il corno per tutta la terra». (Lv 25,9) 

Oggi questo suono che riecheggia sulla terra sono le parole di Papa Francesco LA SPERANZA NON DELUDE, per ripetere ai cristiani di tutto il mondo le parole di Gesù: «Sono venuto a proclamare l’anno di grazia del Signore». (Lc 4,19). Dio spalanca il cuore del Suo amore e della sua misericordia per soccorrere i suoi figli. Oggi, in questo tempo così drammatico, Dio vuole dire ad ogni uomo: «Non temere, io ti vengo in aiuto» (Is 41,13), ti ho dato mio Figlio! Lui è il cuore del Giubileo.

«Possa essere per tutti, questo Giubileo – scrive Papa Francesco – un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, porta di salvezza, Colui che la Chiesa ha la missione di annunciare, sempre, ovunque e a tutti, quale “nostra speranza”».

Magari il tuo vicino di casa, tuo figlio, o il tuo collega di lavoro, ha sentito parlare dei cantieri aperti a Roma per il Giubileo e ti chiederà “cos’è il giubileo? È un evento sportivo, un concerto?”. Tu digli che è l’occasione per incontrare il Signore e di fare esperienza dell’Amore di Dio.

Il Giubileo non è una gita a Roma. Non è vivere un’esperienza come tante, non è nemmeno ricevere un passe-partout per il paradiso, ma è scegliere di lasciarci scardinare la vita dalla vita di Gesù Cristo, è scegliere di lasciarci inondare dall’amore pazzesco di Dio per ciascuno di noi, suoi figli. È scegliere di seguire Gesù nella Chiesa e con la Chiesa, è scegliere di diventare a mia volta Giubileo di speranza per i miei fratelli.

 

di Lucia Romani

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