Un anniversario che ha saputo unire tutto il mondo quello dei 100 anni dalla nascita di don Domenico Pincelli, festeggiato domenica 6 aprile in Italia ad Arco (TN) e nelle varie comunità Via Pacis del mondo: in Colombia, in Ecuador, in Kenya, in Uganda.
«La vostra presenza è una grande testimonianza del bene che don Domenico ha seminato – ha detto il co-fondatore Paolo Maino.
Don Domenico ha saputo mettere al centro la persona, con un’attenzione particolare ai più poveri spiritualmente e materialmente, alla vita nascente e alle mamme. Era convinto che la fede, se non si fa azione e accoglienza, non è autentica».
Accoglienza, perdono, misericordia, sobrietà e libertà. Queste le parole ricorrenti nel ricordo di don Domenico, che è emerso nelle testimonianze con la forza travolgente dell’amore che supera i confini di tempo e di spazio. «Don Domenico testimonia che l’Amore vince la morte» ha affermato l’Arcivescovo di Trento Lauro Tisi
«Don Domenico è stato uomo di misericordia, educato alla vita dalla fragilità. La sua è stata una vita fatta di ascolto, silenzio e abbandono fiducioso a Dio. Ha trasformato la sua ferita in uno strumento di vicinanza e accoglienza. La sua scelta, così discussa allora, oggi è pienamente riconosciuta dalla Chiesa come scelta profetica».
Per tutto il tempo, il sorriso mite e gli occhi chiari di don Domenico hanno vegliato sulla sala dalla foto appesa al muro, simbolo di una presenza sentita e concreta.
«Don Domenico era un uomo libero – ha raccontato Eliana Aloisi Maino, co-fondatrice – libero dal potere, dal denaro, dal giudizio altrui. Libero di chiedere scusa, di vivere e morire per Dio. Non era insensibile alla sofferenza e alle ferite, ma ha saputo trasformarle in dono e in cammino di crescita spirituale».

Proprio su quest’ultimo punto ha insistito Ruggero Zanon, presidente di Via Pacis:
«Questo è il centenario della prima nascita di don Domenico. Don Domenico è rinato più volte attraverso difficoltà e malattie. Ci ha insegnato che lo straordinario è nascosto nell’ordinario, che anche quando si tocca il fondo si può scoprire la salvezza».
A concludere questo momento di ricordo e festeggiamento, la Santa Messa celebrata in Collegiata ad Arco. Una Messa celebrata in comunione con le varie comunità Via Pacis in Colombia, in Ecuador, in Kenya e in Uganda, che si sono riunite per mantenere viva la memoria e l’eredità spirituale di don Domenico, in occasione del centenario della sua nascita.
La vita di don Domenico, spesa per gli altri, ha valicato tutti i confini e nel giorno del suo compleanno Via Pacis si è scoperta destinataria di un regalo speciale: la fraternità oltre le distanze.
Durante la giornata di festeggiamenti è stato presentato anche il libro scritto in suo onore in questo centenario: AMAPREGAPERDONA – sulle tracce di don Domenico Pincelli, di Daphne Squarzoni.
