Nascita

Ogni realtà viva ha una data di nascita. Quella di Via Pacis è il 3 giugno 1979, solennità di Pentecoste. Nasce in Italia, a Riva del Garda in provincia di Trento, ma fino al 2010 si chiamerà Comunità Shalom.
Eliana Aloisi e Paolo Maino, giovani sposi, insieme a don Domenico Pincelli, sacerdote dell’Arcidiocesi di Trento, sperimentano, in un incontro personale con Gesù Cristo, la potenza dello Spirito Santo e della Parola di Dio nella loro quotidianità. Questa esperienza di un Dio vivo e vicino ha un carattere diffusivo e attraente, e altre persone formano con loro il primo embrione di comunità, condividendo il desiderio di pace-shalom in Gesù Cristo.
Il Vangelo diventa sempre più la luce che indica la via da seguire. In particolare, il brano di Luca:

A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male” (Lc 6,27-28).

Primi passi

All’inizio, il desiderio maggiore è quello di pregare insieme per crescere nella comunione e nella fraternità. La bellezza di riconoscersi fratelli, la scoperta della preghiera personale e comunitaria, l’aiuto reciproco nelle difficoltà, il condividere le gioie e le sofferenze, sono i primi frutti che la comunità assapora.

La Parola di Dio spinge i membri ad aprirsi con generosità al prossimo. Si inizia così a condividere la decima parte delle proprie entrate con i più poveri. È un invito ad uscire, a conoscere realtà lontane, in altre nazioni e continenti e a collaborare in progetti che promuovono la dignità e lo sviluppo di tanta gente. Ma le persone sono generose e si rende necessario gestire ufficialmente e in trasparenza le molte offerte raccolte. Così, nel 1994, viene costituita l’Associazione Via Pacis Onlus.

Il carisma si fa missione

Si va delineando sempre più il carisma comunitario della pace-riconciliazione.

Riscoprendo l’amore infinito che Dio ha per ognuno, indistintamente, è possibile rivisitare la propria storia e, attraverso una pacificazione interiore operata da Lui, si scopre la possibilità di un cambiamento, di una sempre maggiore libertà interiore che scioglie i tanti nodi nascosti che rendono pesante il vivere.

Affascinati dal dono della pace e grati a Dio per i frutti di riconciliazione che Dio mostra continuamente, Via Pacis si impegna nell’evangelizzazione. La musica e il canto, la solidarietà internazionale, la collaborazione alla pastorale delle Diocesi, le pubblicazioni editoriali e il sito web, il servizio ai più poveri, l’accompagnamento personale, i percorsi di pacificazione, l’accoglienza dei migranti, il sostegno alle famiglie in difficoltà, la vicinanza ai carcerati, manifestano la ricchezza del carisma e ci vedono in costante ascolto dei bisogni del mondo.

Riconoscimento ecclesiale

Il 31 gennaio 1997, l’Arcivescovo di Trento, Mons. Giovanni Maria Sartori, riconosce la comunità come Associazione privata di Fedeli Laici nella Chiesa Cattolica.

L’8 dicembre 2010, Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, l’Arcivescovo di Trento, Mons. Luigi Bressan, approva lo Statuto nel frattempo rinnovato e aggiornato.

Morte di don Domenico Pincelli

Dopo una lunga malattia, il 20 giugno 2003, muore don Domenico Pincelli, lasciando un’eredità spirituale solida e preziosa: la fiducia nella misericordia di Dio, la pratica del Sacramento della Riconciliazione, l’amore per la Sacra Scrittura e la preghiera liturgica del Salterio, la devozione a Maria e la centralità dell’Eucaristia.

Ama, prega e perdona: queste parole, molto spesso ripetute da don Domenico, sono ancora oggi vive e presenti in tutta Via Pacis.

Espansione nel mondo

L’annuncio di pace e riconciliazione supera i confini geografici dell’Italia, dando vita a nuove comunità in altri Paesi e continenti. La famiglia Via Pacis si arricchisce di lingue, culture, tradizioni locali, esperienze.

Proprio le novità e le diversità ci permettono di rimanere aperti per rispondere con coraggio all’invocazione di pace che sale dal cuore di tante sorelle e fratelli nel mondo.

Diritto pontificio

L’8 dicembre 2014, in Vaticano, alla presenza dei fondatori e altri Membri, la Santa Sede, attraverso il Pontificio Consiglio per i Laici, nella persona di S.E. Mons. Rylko, riconosce ad experimentum Via Pacis come Associazione privata internazionale di fedeli, con personalità giuridica.

Centro Internazionale

Dopo quasi quarant’anni dalla nascita dell’Associazione, nel 2016, viene inaugurato in Italia, ad Arco, in provincia di Trento, il Centro Internazionale Via Pacis, un ponte che collega tutto il mondo, un luogo dove le idee possono prendere forma per la realizzazione di servizi e progetti, che coinvolgono le realtà del territorio e quelle più lontane: un centro organizzativo e un punto di comunione delle varie comunità nel mondo.

Il presente

Nel 2019 il Fondatore Paolo Maino lascia la Presidenza di Via Pacis, anticipando la norma papale che indicherà la necessità di un tempo non illimitato di permanenza al governo di una realtà associativa nella Chiesa Cattolica. Si inaugura così una nuova fase, con nuove figure alla guida dell’Associazione.

Il 3 giugno 2023 il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, nella persona del Cardinale Kevin Farrel, approva definitivamente lo Statuto.

Nel luglio 2024, l’Assemblea Generale elegge il nuovo Consiglio Generale e il nuovo Presidente, il dott. Ruggero Zanon, che guiderà Via Pacis per i prossimi cinque anni.