Sono Luz Stella Restrepo, ho 52 anni e vivo in Colombia, nella città di La Tebaida. Nel secondo semestre dell’anno 2023 stavo attraversando un periodo molto difficile della mia vita, con un accumulo di problemi familiari ed economici che mi portavano a una profonda situazione di tristezza e di mancanza di speranza; andavo a cercare risposte nelle proposte che il mondo, la mia famiglia e i miei amici mi offrivano, ma che mi portavano solo più angoscia e confusione. Un pomeriggio, mentre camminavo nel parco principale di La Tebaida con la testa piena di idee negative, vidi che la chiesa era aperta e, sebbene fosse da molto tempo che non andavo in chiesa e tanto meno a Messa, qualcosa mi spinse a entrare. La Messa stava finendo e alcune persone, che si presentarono come membri dell’Associazione Via Pacis, ci invitarono a un seminario di Vita Nuova nello Spirito. Mi avvicinai timidamente e ricevetti le informazioni che mi proponevano di iscrivermi, per iniziare la settimana successiva.
Nei giorni seguenti esitai molto, ma l’ultimo giorno utile per l’iscrizione pensai: vita nuova, è ciò di cui ho bisogno… Fin dal primo giorno del seminario, l’accoglienza ricevuta dai responsabili mi fece sentire tranquilla e fiduciosa; durante la preghiera di invocazione allo Spirito Santo scoppiai in un pianto incontrollabile che non so spiegare e, anche se in quel momento ero molto preoccupata, in seguito ho capito che Dio può agire in modi diversi e che le lacrime sono uno di questi.
Meditare sulla Parola quotidiana, con l’aiuto di uno dei responsabili del seminario, ha portato molta luce, pace e anche dubbi nella mia vita, mostrandomi che, indipendentemente da ciò che avevo fatto e da quanto mi sentivo lontana da Dio, Lui è sempre stato lì per me, sostenendomi e amandomi. Ho preso molto sul serio i momenti quotidiani di silenzio e di preghiera proposti dal seminario e in essi ho sentito una voce interiore che mi ha ripetuto più volte: “torna a casa!”
Man mano che gli incontri progredivano, soprattutto affrontando il tema del peccato e della conversione, sentivo che non potevo andare avanti così, nel disordine della mia vita; che Dio vuole il meglio per me e che avevo bisogno della Sua grazia, che avevo rifiutato per anni. Confrontandomi nuovamente con uno dei responsabili del seminario, ho capito che Dio voleva riconciliare molte cose nella mia vita e che voleva portare luce in aree della mia storia di cui mi vergognavo e che pensavo non rientrassero nella mia relazione con Dio. È così che, con l’aiuto del mio parroco, ho potuto fare una confessione generale durata tre ore e, dopo 40 anni, ho potuto ricevere l’assoluzione ed essere in grazia di Dio, il che mi ha permesso di ricevere di nuovo il Corpo di Cristo durante la cerimonia dell’Effusione dello Spirito. Che gioia, che pienezza quel giorno…
Le sessioni del Seminario sono finite, ma io continuo ad andare avanti, non posso permettermi di fermarmi. Partecipo agli incontri in comunità e sono sostenuta dai fratelli che sono in cammino da più anni. Questa esperienza di fede in un Dio vivente, che è al mio fianco e che ha a cuore la mia vita, mi dà la certezza che finché avrò vita voglio viverla con Lui nella Chiesa. Ora sperimento una forza speciale e una gioia rinnovata, che mi hanno permesso di lavorare alla soluzione di diverse situazioni problematiche che mi affliggevano.