Confessioni di una chiacchierona

Ho un peccato da confessare: parlo troppo. Si, fa un po’ ridere, eppure più cresco e più mi accorgo che dovrei imparare a parlare di meno.

Il dialogo è fatto di due momenti: uno in cui si parla e uno in cui si ascolta. Senza ascolto non c’è dialogo. Lo so, davvero lo so e lo dico e lo ripeto… eppure, alla prova dei fatti, parlo sempre troppo. «E che vuoi che sia? Ci sono peccati più gravi» mi dicono. Eppure, forse, il mio parlare troppo è prepotente, è superficiale, è soffocante.

Confesso che, ogni volta che io parlo troppo, uccido il dialogo e nego al mio interlocutore il diritto di esprimersi. Ogni volta che parlo troppo non permetto a me stessa di incontrare la persona che ho davanti.

Terribile vero? Però non lo faccio con cattiveria! Ho tanto da dire e mi piace condividerlo. Mi piace scoprire cose nuove e mi piace mettere le mani in pasta ovunque. Studio lettere e mi nutro di parole, respiro le parole, vivo le parole. Quello che però dimentico è che nel dialogo siamo in due. Il peccato del mio parlar troppo è proprio questo: dimentico l’altro e rischio di diventare superficiale, illudendomi di sapere già tutto.

Sto provando a migliorare. È un cammino difficile. E si sta rivelando perfino più difficile del previsto, perché viviamo in una società che parla troppo. Basta pensare ai talkshow e ai dibattiti sui social in cui tutti parlano e nessuno ascolta.

È difficile imparare il dialogo in un clima simile, è molto più facile chiudersi sulle proprie posizioni e imporre ad altri il proprio pensiero parlando troppo. Ma è giusto? È buono? No. Parlare troppo ci isola, ci svuota e soffoca chi ci sta intorno. Per questo è importante chiedersi se stiamo dialogando o monologando. Ascolto chi ho davanti? Lo accolgo senza pregiudizi? Sono disposta a lasciarmi mettere in discussione? E a fare silenzio? 

Come cristiani dobbiamo imparare a fare come Gesù che prima ascolta (i poveri, i dottori della legge, i discepoli ecc) e poi parla. Dobbiamo imparare ad ascoltare perché solo così possiamo amare. Vi chiedo un grande favore: aiutatemi ad ascoltare. Aiutiamoci ad ascoltare.

 

Dalla Rivista Sulla Via della Pace n° 68, articolo di Daphne Squarzoni
Scrittrice e pubblicista
Rubrica Check Point

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