Domenica della Parola: “Dare del tu a Dio”

DARE DEL TU A DIO: LA PREGHIERA DEL PADRE NOSTRO

Domenica della Parola

In occasione della Domenica della Parola (istituita da papa Francesco nel 2019) si è svolta, al Centro Internazionale Via Pacis di Arco (TN), una meditazione biblica sul Padre Nostro offerta dal noto biblista prof. Gregorio Vivaldelli.

Nel salone, affollato da più di 200 persone, ha preso vita un percorso di approfondimento in due direzioni, per guarire la nostra idea di Dio e il nostro modo di rivolgerci a Lui.

L’invito iniziale è stato di scendere in profondità, di scavare nella miniera infinita di gemme preziose che è la preghiera del Padre nostro, la preghiera che Gesù stesso ha insegnato ai suoi discepoli, a noi che desideriamo conoscerlo e seguirlo.

Già la prima parola – PADRE – apre alla relazione filiale con Dio, che per molti è ancora lontano.
Il termine usato da Gesù, infatti, è quello che i bambini rivolgono al proprio babbo: papà, papi, la persona che ti ha dato la vita e sulla quale puoi sempre contare, che non ti abbandona mai, qualsiasi distanza tu possa prendere da Lui.

Se uno ed unico è il papà, NOSTRO dice che tutti mi sono fratelli e sorelle, nessuno mi è estraneo!

Quando diciamo «sia fatta la Tua volontà» a cosa pensiamo? Spesso diciamo “è volontà di Dio” in modo fatalista verso ciò che non si spiega, quasi sempre in relazione a fatti dolorosi.

E invece, nella Parola, si trova una spiegazione ben diversa. «Misericordia io voglio e non sacrificio!» e anche «…così è la volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».

La Sua volontà è che tutti siano salvati, che tutti abbiano una vita dignitosa, gioiosa, ricca di significato.

Il Padre Nostro mette le priorità nel giusto ordine: inizialmente rivela come relazionarci con Dio; quindi presenta i bisogni relativi alla nostra natura di creature, come il cibo quotidiano ma anche il bisogno di perdonare ed essere perdonati, fino a quello di essere custoditi dal male o, meglio, di poter distinguere la prova (qualcosa da affrontare con l’aiuto di Dio) dalla tentazione (che vuole allontanarci da Lui facendoci sentire abbandonati).

E qui il prof. Vivaldelli, con grande emozione, ci porta a scoprire come Gesù nel Getsemani abbia drammaticamente vissuto questo dualismo. Il momento della tentazione, del rifiuto: «Abbà, Papà, se è possibile allontana da me questo calice!»; ma poi la SCELTA nella fiducia: «Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà!»

Dopo questo “bagno curativo” nella Parola di Dio, possiamo capire quanto il Papa ha scritto nella Lettera di indizione della Domenica della Parola, Aperuit illis:

«Ha nascosto nella sua parola tutti i tesori, perché ciascuno di noi trovi una ricchezza in ciò che contempla!».

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