Meeting Via Pacis Uganda

«Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi darò ristoro» (Mt 11,28)

Questa è la Parola guida del Meeting Via Pacis Uganda, svoltosi a Kampala il 3 e 4 agosto scorso, con la partecipazione dei leaders di Via Pacis di Kenya e Uganda e una delegazione dall’Italia, guidata dal presidente Ruggero Zanon. Con questa Parola Dio stesso ci invita a incontrarlo e correre da Lui se siamo nella disperazione, nella solitudine, nella povertà. Dio non invita e non chiama chi è sano, chi ha tutto, chi è a posto; invita chi è oppresso, affaticato, solo. Lui non ci abbandona, ma ci sostiene, ci ama e ci dà ristoro.

Preghiera, canti, danze, momenti di riflessione e condivisione, testimonianze toccanti in un clima di grande partecipazione hanno scandito i due giorni dove giovani e adulti, membri e simpatizzanti di Via Pacis, hanno sperimentato la forza dello Spirito Santo che ci fa fratelli aldilà delle differenze di lingua, cultura, storia.

Come ci ha detto Nancy Owak, responsabile di Via Pacis a Nairobi (Kenya), «Dio ci ha toccato in modi diversi. Abbiamo sentito la sua presenza.  Alcuni di noi hanno sentito il suo amore per la prima volta, alcune delle nostre ferite interiori sono state guarite, è successo qualcosa di unico nella nostra vita.  Siamo diventati più leggeri dopo aver scaricato il nostro bagaglio ai piedi della croce».

Tommaso Fambri, di Via Pacis Italia, ha aiutato i presenti ad affidare a Dio la propria storia personale, perché se ne prenda cura: «I fardelli del passato e del presente da deporre sono quelle situazioni, quegli eventi, quelle frasi che non ci hanno fatto sentire amati ma ci convincono di essere delle brutte persone, di non valere niente, quando qualcuno ci ha insultato, picchiato, ha abusato di noi, siamo rimasti senza amore o senza cibo per tanto tempo. Queste esperienze si imprimono in modo indelebile nel nostro cuore, c’è bisogno di lasciare che Dio le risani e le guarisca. Solo Lui ha il potere di compiere questo miracolo: entrare nel male subìto e trasformarlo addirittura in bene».

Le testimonianze di alcuni membri di Via Pacis hanno mostrato concretamente l’efficacia del perdono e della riconciliazione come via alla pace. Come scrive Immaculate: «In Via Pacis ho imparato il potere del perdono e della riconciliazione, che poi porta la pace. Ho imparato che, quando perdoni, ti senti come se un peso ti avesse lasciato. Vedevo tutti quelli che mi avevano abbandonato e tutto ciò che riuscivo a provare era odio, mi sembrava persino che il cuore mi uscisse dal petto. Via Pacis è diventato il luogo in cui ho trovato quella pace travolgente. Sono stata aiutata a percorrere un cammino di perdono, mostrandomene l’importanza. All’inizio è stato difficile, ma sono felice di aver incontrato questa bella comunità. Sono riuscita a perdonare i miei amici e i miei parenti. La pace che ne è seguita è stata una cosa che non avevo mai sperimentato prima».

E Vanessa: «Quello che era iniziato come un periodo di disperazione è diventato un viaggio di crescita spirituale e di resilienza. Attraverso la preghiera, ho imparato che anche nei momenti più bui Dio ascolta le nostre grida e risponde con grazia e misericordia infinita».

Anche Nancy ha raccontato la storia del suo cammino con Dio in Via Pacis: «Arrivò il momento in cui decisi, da adulta, di iniziare le lezioni di catechismo e fui finalmente battezzata nella Chiesa cattolica nel 2012. Ho iniziato allora il mio cammino con Via Pacis, ho conosciuto l’amore di Dio all’interno della comunità, la mia fede è aumentata, il mio amore per la Chiesa è cresciuto.  Mi sono arresa a Dio perché mi usasse di più in Via Pacis e nella Chiesa. Recentemente ho sperimentato la dolcezza dello Spirito Santo; mi piace la sua compagnia, la sua guida e il suo amore».

John Bosco Matovu, responsabile Via Pacis a Kampala (Uganda), ha esortato i presenti a guardare a Gesù, nostro Signore e Salvatore: «Gesù invita coloro che sono esausti e oppressi a venire da Lui per riposare. Egli chiama coloro che lottano emotivamente, fisicamente, finanziariamente e spiritualmente. Se dovete affrontare delle sfide, siete nel posto giusto.
Gesù ci chiama a causa del suo amore e della sua compassione. Dio ama ciascuno di noi personalmente e incondizionatamente. Gesù ha dimostrato questo amore in tutta la sua vita: guarendo i malati, dando da mangiare agli affamati, risuscitando i morti, servendo gli altri, accogliendo i bambini… Egli continua a mostrare questo amore anche oggi, come dice Ebrei 13:8: “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno”. Il Padre suo lavora instancabilmente per dare amore ai suoi figli
».

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