1° febbraio del 2021. Ancora una volta, la vita del popolo birmano è sconvolta. L’esercito del Myanmar prende il potere con un colpo di stato e instaura un regime repressivo. A tre anni da questa data, la situazione è ancora critica: migliaia di persone sono state arrestate, uccise, represse…e, nonostante l’attenzione mediatica si sia spostata, il popolo continua a soffrire.
In questi tre anni di orrori, Via Pacis ha potuto mantenere un costante contatto con le suore a Loikaw (capitale dello stato Kayah) tramite suor Rosanna Favero, la referente dei progetti di solidarietà attivi nelle Filippine e in Myanmar. Nonostante le situazioni difficili, impensabili, in cui le suore si sono ritrovate (leggi notizie passate), la speranza e la fede non hanno mai vacillato: le suore hanno continuato a prendersi cura dei tanti bisognosi e hanno trasformato la “Casa della Pace” in un luogo di pace dove aiutare i bambini a sorridere e credere in un futuro migliore.
Le notizie più recenti che abbiamo non sono positive: in novembre scrivevamo che le suore hanno dovuto abbandonare, con tutte le bambine, la “Casa della Pace” per cercare nuovamente rifugio in foresta. Attualmente, si trovano divise in luoghi diversi, con le tante bambine salvate: alcune sono dovute scappare dall’ultimo rifugio che avevano trovato perché iniziavano a bombardare anche quell’area; altre hanno trovato accoglienza in uno stato vicino, dove la repressione è meno forte e le bambine possono frequentare la scuola che lì è ancora aperta; altre suore stanno aiutando il vescovo nei campi profughi… tutte attendono notizie di miglioramenti, pregando di poter tornare nella loro casa sane e salve.
Nonostante tutto, queste donne instancabili continuano a ringraziarci per ogni gesto di solidarietà nei loro confronti, che ha permesso loro di aiutare tanti profughi, tante famiglie, tanti bambini…
Continuiamo a ricordarci di loro, affinché siano sostenute dallo Spirito Santo di forza, coraggio e sapienza.
E.B.