Anche per questo 2024, come negli anni precedenti, l’appuntamento di fine anno del Winter Camp ha dato lo slancio per l’anno nuovo: dal 28 al 30 dicembre Via Pacis ha organizzato tre giorni di preghiera, giochi e divertimento per ragazzi dai 14 ai 25 anni a Lenzumo in Val di Concei (TN).
Quale poteva essere il tema più attuale sul quale riflette, pregare e condividere insieme? Si è scelto il tema della speranza, suggerito dalle parole rivolte al profeta Geremia (29,11) che hanno guidato il nostro stare insieme:
«Io conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo – oracolo del Signore -, progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza».
Tramite il canto, la condivisione, l’ascolto, la preghiera di lode e ringraziamento ogni ragazza e ragazzo ha avuto la possibilità di guardarsi dentro e lasciarsi amare gratuitamente da Dio. Per dare solidità alla speranza è stato fondamentale ascoltare le testimonianze di persone, sia giovani che anziane, che hanno dato concretezza alla presenza di Dio nella loro vita.
La storia di Angelica ci ha testimoniato che il fallimento e la solitudine non sono l’ultima parola, che proprio nei momenti di ansia e tristezza Dio non aspetta altro che farci rinascere mettendoci al fianco le persone delle quali si ha bisogno.
Marisa e Tiziano, una coppia di sposi che ha fatto la storia di Via Pacis, ci hanno raccontato l’azione di Dio nella loro vita che, anche quando i progetti di vita non erano quelli che si aspettavano, hanno continuato a tenere la mano stretta in quella di Dio e nella sua Parola.
Anche Vittoria, nella sua giovane età, ha raccontato che Dio risponde sempre e che, anche se ci allontaniamo, Lui attende sempre il nostro ritorno a braccia aperte. Abbiamo capito infatti che non c’è un’età o un momento migliore per incontrare Dio!
Ovviamente non sono mancati i momenti di gioco, risate, relazioni, buon cibo che hanno reso questo Winter Camp una ricarica di gioia e speranza in attesa del 2025.
Nel ritorno alla quotidianità e alle sue sfide, sappiamo che in ogni momento c’è un Dio che ci dice “voglio darvi un futuro pieno di speranza”.
Alcuni partecipanti hanno condiviso le loro risonanze, come Elisa, 17 anni, che scrive: «In una vignetta c’è un papà che regala il mondo al figlio dicendogli: “Se non ti piace, lo puoi cambiare“. Questa frase mi è rimasta impressa, anche perché ci ho messo un po’ a capirne il vero significato. Se qualcosa non ci piace il nostro obiettivo è cambiarlo senza scoraggiarci, anzi, dobbiamo metterci la speranza, come dice anche il passo della Bibbia che ci ha guidati in questi giorni.
La cosa importante è che questa speranza sia attiva e non passiva: il nostro cambiamento deve comprendere il mettersi in gioco, non sperare che qualcuno lo faccia al posto nostro.
La buona notizia è che non siamo soli, perché Dio ci accompagna in ogni nostro passo».
Corrado, 14 anni, racconta: «In questi giorni ho sentito qualcosa di strano nel mio cuore, qualcosa che non avevo mai sentito prima. Questo Qualcosa mi ha fatto capire che anche nei momenti più bui, oscuri e di paura non sarò mai da solo, ma potrò contare sull’immensa forza del Signore. Quando questi momenti si faranno avanti, Lui mi darà quella forza per affrontarli insieme a Lui, e in questo modo anche gli ostacoli che sembrano insormontabili diventeranno delle semplici sfide quotidiane».
Per Gabriele, 16 anni, non è la prima esperienza:
«Quando partecipo ai Via Pacis Camp sono sempre i momenti migliori dell’anno, dove posso aprirmi, essere me stesso senza la paura di essere giudicato, senza il timore di non andare bene per qualcuno.
Pensandoci su, questi momenti sono quelli che davvero fanno uscire il vero Lele, quando mi basta aprire il cuore e Dio col Suo Spirito entra, un po’ come quando bisogna prendere i primi posti ad un concerto per avere la vista migliore. Grazie Signore, perché sei vivo e vero nella mia vita e grazie perché io con te sono davvero felice».