Quaresima al tempo del Giubileo, sotto lo sguardo di don Domenico

Quaresima, tempo “forte” che ogni anno la Chiesa ci offre per rientrare in noi stessi e ritrovare il senso e la direzione del nostro vivere. Senso della vita, che questo Giubileo 2025, nell’anno del centenario dalla nascita di don Domenico Pincelli, ci consegna col nome di speranza.

Come scriveva Papa Benedetto XVI nell’enciclica Spe salvi, «ci è stata donata la speranza, una speranza affidabile, in virtù della quale noi possiamo affrontare il nostro presente». La speranza è un dono che sta a noi accogliere e mettere in moto, come don Domenico ha testimoniato per tutta la sua vita.

«La cosa importante è che questa speranza sia attiva e non passiva: il nostro cambiamento deve comprendere il mettersi in gioco, non sperare che qualcuno lo faccia al posto nostro», scrive Elisa al rientro dal Winter Camp, ritiro invernale per i giovani. E Gabriele aggiunge: «La speranza è l’unica cura all’oppressione che i fallimenti, le difficoltà e le situazioni angosciose di cui veniamo a conoscenza causano in noi. È l’unica possibile soluzione al blocco che questa angoscia comporta. La speranza non è passiva, non significa aspettare che il futuro migliori da sé. La speranza è attiva, è quel fuoco che ci spinge ad agire, a fare tutto ciò che possiamo per continuare ad andare avanti. Ci porta a ribellarci all’angoscia e non arrenderci ad essa. A fare un passo avanti, per quanto piccolo, nonostante ogni difficoltà».

Il “passo avanti” che ci chiede la Quaresima è il perdono, senza il quale la pace rimane irraggiungibile. Così ci esorta il presidente di Via Pacis, Ruggero Zanon: «In questo tempo di grazia della Quaresima, per speciale intercessione di don Domenico, uomo di speranza, chiediamo al Padre di far sorgere in noi l’urgenza e l’ardore di riconciliarci con chi ci ha ferito, deluso, tradito. Disarmare i cuori, rinunciare al risentimento, fare memoria della misericordia che ci è stata usata: è questo che ci chiede il perdono, che ha la forza di fare verità, donare libertà e costruire comunità».

Quaresima al tempo del Giubileo, per divenire pellegrini e messaggeri di speranza e di perdono.

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