Ricchezza disonesta

A volte i testi del Vangelo ci spiazzano e ci disturbano. È successo ad una mia amica, che mi ha raccontato di essere stata “disturbata” dalla frase di Gesù nel Vangelo di Luca: «Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne» (Lc 16,9). È la conclusione di una parabola, dove Gesù racconta la storia di un amministratore che, licenziato per aver imbrogliato sui conti a proprio vantaggio, approfitta degli ultimi giorni della sua posizione per abbassare le quote dei debitori del suo padrone, così da trovare nuove opportunità di lavoro. Quello che disturbava la mia amica era il termine “ricchezza disonesta”.

«Ma come» – mi disse – «disonesta? Io ho sempre lavorato onestamente per la mia famiglia, non ho mai rubato o imbrogliato nessuno… Cosa vorrà dire Gesù con questa frase? E, soprattutto, cosa dice a me?»

La confidenza della mia amica mi ha fatto riflettere. Mi sono resa conto che, di solito, quando nel Vangelo c’è qualcosa che mi disturba, passo oltre, pensando “sarà per qualcun altro…”. Lei no, si è lasciata provocare, interrogare, anche irritare, incalzando di domande Dio perché le facesse capire cosa avesse in mente. Così, insieme, abbiamo preso atto che il nostro benessere è il risultato di una grave ingiustizia globale, che fa sì che la ricchezza del mondo sia sempre più nelle mani di pochi, che il 50% più povero abbia a disposizione l’8% del reddito ( World Inequality Report 2022), che 828 milioni di persone oggi soffrano la fame o l’insicurezza alimentare (The State of Food Security and Nutrition in the World 2022). Ricchezza disonesta. Allora la condivisione delle mie risorse economiche non è un atto di generosità altruistica, è una piccola goccia di giustizia.

Non solo: abbiamo capito che qualunque cosa possediamo, salute, intelligenza, capacità, tempo… tutto diventa “ricchezza disonesta”, se non la condividiamo.

Così, una piccola, scomoda frase di Gesù ha iniziato ad aprirsi per noi diventando possibilità di cambiamento, stimolo alla conversione, sguardo più attento sulla realtà.

Davvero, «lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino». (Sal 119,105)

 

M. L. Toller
Rubrica La parola che germoglia e fruttifica,
dal Blog Storie, incontri, parole sulla Via della Pace

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