Che bello! Dopo 4 anni, finalmente il Meeting Via Pacis in presenza.
L’esperienza della pandemia che ci aveva costretto al “distanziamento” fisico aveva in qualche modo distanziato anche i nostri cuori e raffreddato i rapporti. Sentiamo la fatica di affrontare la grande assemblea, di incontrare tanti fratelli e sorelle, quelli che non vediamo da tempo e anche qualcuno di nuovo che vediamo per la
prima volta.
Ma la presenza del Signore è tangibile fin da subito, e piano piano si ha l’impressione che le preghiere, gli insegnamenti, le esortazioni, in qualche modo sciolgano i cuori, e percepiamo una “nuova aria” di fraternità.
Vivere la fraternità, alle volte così forte e alle volte così fragile, sempre bisognosa di riconciliazione, ci costringe a guardare in faccia le nostre inconsistenze, la nostra incapacità di custodire le relazioni, a renderci conto di metterla alle volte a dura prova, a riconoscere di aver bisogno di dare e ricevere perdono.
Dio ci chiama figli: riconoscerci figli di un unico Padre ci costringe a guardarci come fratelli. A riconoscere che Dio, pur conoscendo i nostri difetti, il nostro peccato, ci ha scelti per la sua Gloria. Perché attraverso di noi risplenda la Sua Gloria e il mondo creda!
Alla fine di questo Meeting sentiamo di avere un cuore più pacificato, di essere in grado di mettere in pratica quelle piccole cose che ci fanno avanzare verso la riconciliazione, usando la compassione verso noi stessi e gli altri e allontanando il giudizio.
Lo sappiamo, Signore, che non sempre le cose si risolvono con un colpo di spugna, con una pacca sulla spalla, che c’è bisogno di un cammino, di un percorso. Ma oggi c’è la possibilità di una nuova ripartenza e non ce la vogliamo lasciar sfuggire.