Come ogni anno nell’imminenza del Natale, dalle lontane Filippine arriva la lettera di suor Rosanna, che accompagna il biglietto e la foto personale di ciascun bambino o ragazzo sostenuto a distanza.
«Un paese povero, con risorse limitate, non deve pregiudicare le opportunità di migliorare.
Crescere in famiglie dove la priorità è la sopravvivenza, spesso a scapito del diritto allo studio e a una vita normale, non deve spegnere i loro sogni.
Tuttavia, molti di loro, vivendo nella povertà, soffocano i sogni di futuro» scrive la suora, che assieme alle consorelle Ancelle del Santissimo Sacramento ha costituito una rete di progetti sociali e promozione umana che sta cambiando la storia di tanta gente.
«Garantire loro l’iscrizione scolastica, una cartella, un’uniforme, i libri, le scarpe significa dar loro ali per volare fuori dalla gabbia della povertà, dell’abbandono e della discriminazione» continua suor Rosanna.
Gli scritti dei ragazzi tratteggiano la situazione delle avversità e delle calamità che colpiscono questa terra lontana e bellissima: tifoni, carestie, malattie senza possibilità di cure, violenza… ma, in tutto questo,
ci sono anche luci di speranza: gli aiuti che arrivano nei momenti di emergenza, l’accoglienza in luoghi sicuri, il sostegno per ricominciare. Sono queste luci che riaccendono la speranza ed hanno forza per riprendere il cammino con resilienza e spirito di iniziativa.
Suor Rosanna racconta come il sostegno a distanza permetta anche di raggiungere oltre mille bambini e le loro famiglie col sostegno scolastico e alimentare, e conclude: «Grazie per rendere possibile tutto questo bene. Il vostro impegno ci ricorda quanto sia importante non accontentarsi di vivere nel conforto delle proprie sicurezze. Vi fate carico delle necessità e delle vulnerabilità di altri, scegliendo di condividere non solo risorse, ma anche speranza, coraggio e futuro».