Gesù conclude così il Discorso della Montagna, in Matteo 7,26: «Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia».
Noi corriamo questo rischio, se lasciamo perdere la sovrabbondanza di Parola di Dio che ascoltiamo, se non la mettiamo in pratica. È sempre la Parola vissuta che ci trasforma, che ci rinnova. È come per un malato: guai se i medici si fermassero alla diagnosi. Se il paziente si fermasse solo alla diagnosi morirebbe e, allora, dalla diagnosi si deve passare alla terapia.
La Parola di Dio vissuta è la terapia per noi e ci immerge nell’amore di Dio. La Parola di Dio è verità, quindi, ogni volta che io vivo quella parola passa in me lo spirito di Dio, la vita di Dio, la verità di Dio. La mia vita, pur così povera, adagio adagio viene rinnovata, viene trasformata dalla vita stessa di Dio.
Ascoltiamo ancora Gesù che dice: «Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia» (Mt, 7,24).
«Cadde la pioggia», perché per tutti la vita è una prova, il combattimento della vita c’è per tutti. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti, si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Tutto quello che si fa con Cristo è salvato.
Le sofferenze della vita possono travolgerci se non le viviamo con Cristo, in Cristo, per Cristo. E questo è possibile se mettiamo in pratica la sua Parola, accettando la fatica, non lasciandoci condizionare dalle abitudini che abbiamo interiorizzato. Camminare nella Parola del Signore, questo ci trasforma e ci salva.
Da un’omelia di don Domenico Pincelli
Don Domenico Pincelli è fondatore dell’Associazione Via Pacis, insieme a Eliana Aloisi e Paolo Maino.