Perché studiare musica, imparare a suonare uno strumento o a cantare?
Perché è un apprendimento multimodale: vista, tatto, movimento, respiro, vengono associati tra loro passo a passo nella costruzione di edifici complessi e meravigliosi; si scoprono potenzialità enormi ed estreme del proprio corpo e della propria mente. È un apprendimento sociale, che si nutre dell’infinita pazienza ed esperienza dell’insegnante, del rispetto e dell’ammirazione del discente, della crescita di entrambi nel lungo percorso che li unisce. È un apprendimento culturale, che non ci lascia spettatori inebetiti di fronte alla complessità delle opere che ascoltiamo, ma ci fa sentire partecipi della loro produzione. È un apprendimento esemplare, che insegna a gestire gli errori in tempo reale: i musicisti sbagliano sulla scena ma non possono fermarsi a correggere; sanno che l’errore è parte della vita e che si deve trovare un tempo reale un modo di andare avanti, sempre e comunque. È un apprendimento che conduce a saper svolgere un’attività dal vivo. È un processo lungo e senza traguardo, dato che un progresso è sempre possibile, a qualsiasi livello di competenza ed esperienza.
Perché fare musica? Perché fare musica è fonte di piacere: fa stare bene. (R. Casati)