“In Myanmar la guerra continua, le zone più colpite sono quelle dei monti dove ci sono i campi dei rifugiati, costringono così le persone a rientrare nei villaggi che sono ormai sotto controllo dei militari. Dopo un lungo periodo trascorso in foresta, come profughe, sono rientrate a Loikaw nella Casa della Pace anche le nostre suore, per proteggere la casa e poter essere di aiuto alla gente. Dopo aver chiesto aiuto per verificare che non ci fossero bombe hanno iniziato a pulire la casa e fare il bilancio di quanto era andato distrutto o rubato, mancano molte cose ma fortunatamente non hanno danneggiato l’edificio. Ora le suore continuano ad accogliere i bambini e ragazzi dei villaggi vicini, e organizzano lezioni scolastiche e attività ricreative, c’è un grande bisogno di guarire dai tanti traumi sperimentati.
Tutto è sotto controllo dei militari, e nonostante il rischio e la fatica le suore continuano ad essere un segno di conforto, speranza e di vita.
A nome loro vi ringrazio per il grande aiuto che avete inviato. Non mi dilungo con tante parole, vi porto la gratitudine di coloro che hanno ricevuto l’aiuto nei campi profughi, nella foresta, nei monti ed in altri luoghi lontani dalle loro case, dai loro familiari e dai loro beni.
Il cammino di sofferenza che questi fratelli stanno percorrendo è ancora lungo… Al Signore ripetiamo la nostra supplica per la pace, in ogni parte del mondo.
Purtroppo continuano ad arrivare notizie ancora una volta preoccupanti. In un villaggio dove ci sono le nostre bambine, i militari hanno chiuso la scuola elementare pubblica che aveva ripreso l’insegnamento ai primi di giugno. Le nostre bambine e ragazze avevano iniziato a frequentare la scuola del villaggio ed ora che è stata chiusa devono rimanere a casa perché’ altre scuole dei villaggi vicini sono chiuse e ancora è rischioso muoversi fuori dai propri villaggi. Le suore hanno ripreso ad insegnare a tempo pieno come hanno fatto nei mesi precedenti per preparare i ragazzi al rientro a scuola, era un’attività di recupero dei due anni di sospensione delle attività scolastiche. Questo sarebbe il terzo anno senza possibilità di frequentare la scuola. Sembra che si cerchi di ostacolare la possibilità di istruzione moltiplicando interventi repressivi, soppressione dei diritti e aumentando il controllo di tutto e tutti.
Grazie, sempre ricordandovi con gratitudine al Signore e invocando insieme il dono della Pace.”
Suor R. F., nostra referente in loco per i progetti di solidarietà
Per continuare a sostenere il popolo birmano
Associazione Via Pacis Onlus
IBAN: IT67C0801635320000002142146
BIC/SWIFT: CCRTIT2T04A
Causale “Emergenza Myanmar”