Una mano tesa per il Myanmar

Nazione: Myanmar

Stato: Loikaw – Stato Kayah

Ambito di intervento: Bisogni primari

Referente: Sr. Rosanna Favero

ANNO DI INIZIO: 2021
CODICE: 436 – Ex “Emergenza Colpo di Stato”

Obiettivo

La situazione in Myanmar successivamente al Colpo di Stato (1 febbraio 2021) è drammatica e le Suore Ancelle Missionarie del Santissimo Sacramento, insieme alle ragazze in adozione con l’associazione Via Pacis, stanno vivendo un momento estremamente critico a causa della dittatura militare vigente.

Con questo progetto si risponde alle urgenti necessità di sopravvivenza. Tutti gli interventi saranno realizzati con l’immediatezza che le circostanze renderanno possibile. Gli aiuti consistono, in linea di massima, in viveri, riso, medicinali, coperte, vestiario, teli plasticati per costruire ripari, sim telefoniche e quello che i giovani e le suore riescono a reperire e acquistare.

Beneficiari

La popolazione di Loikaw, capitale dello Stato Kayah, e dintorni, dove decine di migliaia di rifugiati attendono aiuto. Le Suore Ancelle Missionarie e tutte le bambine accolte nella Casa di Accoglienza Casa della Pace.

Suor Rosanna ci racconta “Nei primi tempi di disordine, le suore offrivano rifugio e aiuto ai tanti bisognosi, col cuore in gola, sentendo gli spari appena fuori dalla porta. Ogni attività veniva fatta silenziosamente, perché i rumori, qualsiasi rumore, poteva attirare l’attenzione dei militari che giravano per le strade. Successivamente le truppe hanno iniziato a punire le persone che non ubbidivano: le punizioni erano arresti o incendi delle loro case. Questo ha portato la gente ad aver sempre più paura e sentire la necessità di fuggire. Così è cominciato l’esodo di chi fuggiva nella foresta o sui monti. In questa situazione disperata la solidarietà è stata una luce di speranza.
Numerosi e fondamentali sono stati gli aiuti arrivati da associazioni internazionali come Via Pacis e Caritas Antoniana, che mandano costantemente sostengo economico. Sono stati degli aiuti importanti che hanno permesso di intervenire, col desiderio di aiutare e disposti a sacrificare la vita, rischiando tutto pur di arrivare alle persone nella foresta. Tutti i contributi hanno fatto miracoli, perché se non si hanno i mezzi, la buona volontà non è sufficiente.”

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